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venerdì 29 ottobre 2010

Il titolo

Tramonto Falck era il modo romantico con cui veniva chiamato quel curioso fenomeno di meteorologia industriale che rendeva Sesto una città marziana, dove nemmeno il cielo era uguale a quello delle altre città perché gli scarichi gassosi della Falck e della Breda di sera lo incendiavano con una serie di spumose strisce fucsia degradanti al rosa antico.

martedì 26 ottobre 2010

Ringraziamenti

I miei ringraziamenti vanno a:

gli ingegneri Rossini della Falck e Urgnani della Tenaris Dalmine per avermi fatto entrare - nel ricordo il primo, nella realtà il secondo - nelle loro acciaierie;

Carolina Lussana e i suoi collaboratori per avermi concesso di accedere ai prestigiosi archivi della Fondazione Dalmine che custodiscono orgogliosamente una parte della storia industriale del nostro paese;

Enzo Jannacci, Giorgio Gaber e Paolo Conte per aver scritto canzoni immortali, i cui testi ho ampiamente saccheggiato;

la Nuova Accademia di Belle Arti di Milano dove ho seguito il corso libero di conversazioni sulla street art e conosciuto molti bravi street artists;

Porpora60, grande fotografo di street art, dal cui archivio Flickr (Walls of Milano) ho ampiamente attinto;

il Re di via Padova, Orticanoodles, Senso, Ivan il poeta e tutti gli street artists milanesi che, diventati personaggi di questo romanzo, si sono vendicati mettendomi letteralmente al muro per farmi ammirare i loro lavori;

Anna, Marisa, Silvana e Mario per avermi fatto da guida tra le case e le memorie del mitico e purtroppo trascurato Villaggio Falck;

Valeria, Stefano, Cristiana, Chiara, Enrico, Adriana, Gianni, Francy, Anna, Alo, Alessandra, Fly Cat, Giovanni e Silvia per i loro preziosi commenti e suggerimenti;

mio figlio Guido per le sue formidabili lezioni di Pokémon (catch ‘em all!);

Carlo Andreoli per la fotografia di copertina e l’immancabile disponibilità;

Alessandra “Senso” Odoni per le bellissime tavole che abbelliscono il libro;

Roberto e Maria Teresa di Laruffa editore per aver creduto in me anche in questa occasione.

Perché l'ho scritto - note di presentazione

Avevo voglia di una storia raccontata dai muri di Milano e provincia. Una storia urbana dove al posto dei punti cardinali, del sole e delle stelle ci fossero i cartelli stradali, i manifesti pubblicitari, le insegne dei negozi e le targhe delle vie. Dove i personaggi invece di sedersi all’ombra degli alberi, si sarebbero appoggiati alle palette arancio del tram e dell’autobus oppure ai lampioni.

Quarta di copertina

I lavori fotografici di Carlo Andreoli per Tramonto Falck

L'amico e artista bondenese Carlo Andreoli   http://carloandreoli.blogspot.com/   mi ha seguito in una delle mie scorribande nei luoghi del romanzo e ha fatto alcune foto. 4 di queste sono state elaborate da lui con tecnica mista (meglio che non vi racconti esattamente come). La seconda è stata poi utilizzata come copertina del libro.
Queste e altre foto scattate insieme saranno oggetto di una mostra/presentazione che pensiamo di fare proprio a Bondeno alla locanda Sciancalegn dell'amica Antonella.