Tra i resti spettrali delle acciaierie di Sesto, i muri scrostati del Villaggio Falck, fermo agli anni cinquanta, e i bidoni della spazzatura delle vie di Milano si muovono tre generazioni di personaggi alla ricerca del senso della loro vita. Una storia urbana dove per orientarsi, al posto dei punti cardinali, del sole e delle stelle ci sono i manifesti pubblicitari e le tags dei writers.
Avevo voglia di una storia raccontata dai muri di Milano e provincia. Una storia urbana dove al posto dei punti cardinali, del sole e delle stelle ci fossero i cartelli stradali, i manifesti e le tags dei writers
domenica 28 febbraio 2010
Tramonto Falck - scheda di presentazione
Tramonto Falck era il modo romantico con cui veniva chiamato quel curioso fenomeno di meteorologia industriale che rendeva Sesto una città marziana, dove nemmeno il cielo era uguale a quello delle altre città. Lì arrivavano gli scarichi gassosi delle acciaierie Falck e Breda e il vento si divertiva a mischiare lo zolfo, gli ossidi di ferro e le ceneri di pirite con la puzza di gomma bruciata che veniva dalla Brusada, lo stabilimento Pirelli alla Bicocca, e quel vento, quando c’era bassa pressione, sporcava del suo nero fumo i panni stesi ad asciugare.
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